Superbonus 110%

Una delle lavorazioni maggiormente apprezzate e richieste dai clienti, riguarda la ristrutturazione del bagno.
Non esiste un lasso di tempo standard per la ristrutturazione di un bagno, ogni intervento richiederà più o meno tempo a seconda dei lavori di cui la stanza da bagno necessita.
Quando la ristrutturazione del bagno richiede un rinnovo completo – compreso quel che non si vede – i tempi si allungano e i lavori saranno svolti in più fasi.
Le fasi lavorative di quando si esegua una ristrutturazione completa del bagno può essere sintetizzata nelle seguenti fasi:
Stato di fatto del locale da ristrutturare
In questa prima fase lavorativa, vengono rimossi sanitari e arredi presenti per poi iniziare la demolizione del pavimento, del rivestimento e del massetto di sottofondo. infine viene effettuata una pulizia dei materiali di scarto creati e vengono trasportati in discarica per poi essere smaltiti
2) Posizionamento del nuovo impianto idraulico ed elettrico
Predisposizioni dei locali immettendo i nuovi impianti necessari al suo funzionamento. Si posizionano gli impianti seguendo le tracce già segnate e accordate in precedenza con la committenza, in modo tale da poter successivamente posizionare i sanitari, doccia, scarichi e varie prese elettrice, punti luce necessarie al locale bagno
3) Getto e livellamento del massetto
Il massetto non è nient’altro che uno strato di calcestruzzo (a spessore variabile) che ha lo scopo di contenere gli impianti e livellare il pavimento
L’obbiettivo finale è quello di ottenere un pavimento perfettamente in ”bolla”
4. Posa dei nuovi pavimenti, rivestimenti e sanitari
La posa avviene quando il massetto è completamente asciutto e calpestabile e solo in quel momento potrà essere posata la nuova pavimentazione e incollato il rivestimento prescelto sulle pareti. Solo successivamente verranno installati i nuovi sanitari e della rubinetteria scelta.
5. Tinteggiatura finale
Infine, una rinfrescata alle pareti darà una nuova tinta al bagno con i colori o resine prescelti e così facendo si è andato a concludere l’intervento di ristrutturazione del bagno.
Lavori terminati
Il costo della ristrutturazione del bagno dipende dalla specificità del lavoro e dalle dimensioni della stanza da bagno.
In generale, rifare un bagno può costare dai 3000 ai 8000 euro, ma è sempre consigliabile chiedere un preventivo di ristrutturazione bagno alla ditta che svolgerà il lavoro poiché sono molte le variabili che entrano in gioco:
Con gli incentivi fiscali attualmente in vigore è possibile risparmiare sulle spese sostenute per la ristrutturazione di casa. In particolare si potranno portare in detrazione al 50% le spese per la ristrutturazione edilizia, con un massimale di 96000 euro, recuperabile in 10 anni sull’IRPEF.
Ipotizzando una spesa media di 8000 euro per la ristrutturazione completa del vostro bagno, sfruttando la detrazione del 50% sulla ristrutturazione di casa, il costo medio finale per i lavori sara di 4000€ detraibili in 10 anni, vale a dire 400€ di detrazione fiscale annua in sede di dichiarazione IRPEF
Ecobonus e trattamenti fiscali agevolati per questa tipologia di lavorazione di intervento manutentivo del locale bagno.
Per tutti gli interventi di recupero edilizio è prevista l’applicazione dell’aliquota IVA del 10%.
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Siamo nel settore da oltre 30 anni, tecnici abilitati vi accompagneranno passo a passo a trovare la soluzione idonea alle tue esigenze.
Ristrutturare casa ad Alessandria con noi di Immobiliare R.F.
Ristrutturare una casa ad Alessandria può risultare un lavoro complesso se non affiancati dalle persone giuste aventi le competenze tecniche adatte a svolgere determinati tipi di lavorazioni e normalmente richiede un grande dispendio di tempo ed energie. Non è semplice trovare i professionisti giusti a cui affidarsi.
Ma perché rinunciare alla gioia di una ristrutturazione ad Alessandria proprio come desideri? Che si tratti del rifacimento degli impianti o di una riprogettazione degli interni, Facile Ristrutturare è la realtà che stai cercando per ristrutturare il tuo appartamento ad Alessandria.
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si tratti di un appartamento nel cuore del capoluogo di provincia piemontese o
di una casa indipendente in provincia, il punto di partenza è lo stesso per
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In una parola il leader delle ristrutturazioni ad Alessandria.
La consulenza che offriamo ai nostri clienti è a 360°: una vera e propria ristrutturazione chiavi in mano ad Alessandria. A partire da un sopralluogo con preventivo personalizzato gratuito, i nostri collaboratori seguono tutto il lavoro garantendoti un unico interlocutore con cui interfacciarti. Dalla progettazione alla cura delle pratiche burocratiche, fino allo svolgimento pratico dei lavori affidati alle migliori maestranze della città, Immobiliare R.F. ti accompagna durante tutta la ristrutturazione fino alla consegna, pianificando insieme a te i tempi del cantiere per venire incontro alle tue esigenze.
Immobiliare R.F. offre un servizio chiavi in mano. Nel preventivo sono previste tutte le attività di ristrutturazione (ossia la manodopera per effettuare i lavori e i materiali utilizzati per i lavori). Immobiliare R.F. effettua ristrutturazioni chiavi in mano ad Alessandria per appartamenti, locali commerciali, bagni e cucine.
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Immobiliare R.F. offre il servizio di ristrutturazione bagno chiavi in mano ad Alessandria in soli 10 giorni lavorativi. Nella ristrutturazione del bagno sono compresi: smantellamento e rifacimento impianto idraulico e impianto elettrico; manodopera; posa di pavimenti e rivestimenti; collaudo impianti e sanitari; rasatura e pittura delle pareti; trasporto in discarica di materiale non utilizzabile; pulizia finale. Professionalità, qualità, efficienza e risposta in tempi rapidi sono i punti di forza di Immobiliare R.F. ad Alessandria.
Prorogati i bonus fiscali previsti per chi esegue lavori sul proprio immobile. La legge di bilancio 2019 difatti ha fatto slittare il termine per accedere alle detrazioni fiscali più alte in caso di ristrutturazione e e risparmio energetico.
Così chi esegue lavori di ristrutturazione su singoli appartamenti e parti comuni di edifici residenziali potrà fruire della detrazione Irpef al 50% con limite massimo di 96mila euro per unità immobiliare fino al 31 dicembre 2019.
La legge di bilancio ha prorogato sempre fino al 31 dicembre 2019 anche l’ecobonus, la detrazione Irpef al 65% per una serie di lavori quali: installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti; sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori; l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti. Rimane al 50% la detrazione fiscale per le spese relative a: acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi; acquisto e posa in opera di schermature solari; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione in classe A; acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Ristrutturare è sinonimo di rimettere a nuovo edifici, appartamenti e locali. La scelta della giusta impresa edile per ristrutturazioni farà la differenza. Con gli sgravi fiscali ad oggi disponibili in materia di edilizia e il risparmio energetico, è possibile ristrutturare pagando un compenso che poi, per buona parte, tornerà indietro in termini di rimborso per incentivi statali e risparmi sui consumi della bolletta.
Le principali attività coinvolte in una ristrutturazione possono partire delle tubature sotterranee fino al rifacimento del tetto. La prima fase è una valutazione del locale che sarà poi oggetto di intervento edile. Opere murarie, idrauliche, riscaldamento e condizionamento, impianto elettrico, pavimentazioni e infissi, sono i più comuni lavori che si effettuano per svecchiare un locale. Stabilito un budget di spesa, il cliente non dovrà fare altro che attendere di poter guardare il suo immobile sotto una nuova luce.
Edilizia e costruzioni sono materia per specialisti. Lo studio del progetto, la scelta dei materiali e la supervisione di tutte le fasi che concorrono a creare un edificio o un locale sono fondamentali per il risultato finale. La valutazione dei risparmi energetici poi, completa l’opera. Le attuali norme vigenti in materia di edilizia impongono standard qualitativi elevati anche in materi di sicurezza. Per un lavoro chiavi in mano affidarsi ad una impresa edile qualificata è indispensabile. L’impresa si farà carico di tutti gli aspetti legati sia alla manodopera che alle normative da rispettare. Sarà il curatore delle relazioni tra i vari specialisti, geometri o architetti, muratori, elettricisti, idraulici. Il coordinamento del lavoro e la gestione dei tempi è alla base della pianificazione del lavoro. Una volta approvato il progetto su carta e accettato il preventivo di spesa, il cliente dovrà semplicemente scegliere i colori che sono di suo gradimento e collaborare per la definizione delle finiture. L’intero progetto viene coordinato dal capo cantiere che sarà l’unico interlocutore con il cliente. Il progetto sarà concluso chiavi in mano, con la consegna della documentazione di messa in opera di tutti gli impianti.
Noi di Immobiliare R.F. operiamo su tutto il territorio nazionale in particolare centro-nord e più nello specifico zona Alessandria e provincia, Asti, Torino, Milano e Genova. Siamo disponibili per un sopralluogo e preventivo, con i nostri tecnici specializzati, indirizzando il cliente al meglio, sia per la scelta dei materiali che per risparmi energetici. Un progetto dettagliato e trasparenza nei costi fanno di Immobiliare R.F. un punto di riferimento di fiducia e sicurezza per ristrutturazioni, scavi, rifacimento impianti idraulici ed elettrici, pavimentazioni ed infissi.
Con anni di esperienza e personale tecnico specializzato, offre un servizio di pianificazione e coordinamento dei lavori per risultati di qualità nei tempi stabiliti. siamo in grado di soddisfare qualsiasi esigenza per costruzioni e ristrutturazioni. Una valutazione specifica per i risparmi energetici può essere effettuata per i rivestimenti dell’immobile, isolamento e cappotto, isolamento termico e la scelta dell’impianto di riscaldamento e condizionamento. A progetto concluso, la documentazione tecnica e la messa in opera degli impianti sarà rilasciata al cliente. Inoltre, verranno consegnati i documenti validi per la detrazione fiscale per opere eco-sostenibili.
L’umidità di risalita è un fenomeno che affligge il pian terreno di molte costruzioni. Macchie di muffa, incrostazioni sulle pareti, ambienti insalubri sono gli effetti più comuni di questa tipologia di umidità, che si manifesta in modo ancora più evidente durante i mesi freddi e piovosi. Vediamo di scoprire le cause dell’umidità di risalita ed alcune soluzioni a questo annoso problema:
Le cause dell’umidità di risalità risalgono ad una impermeabilizzazione non ottimale delle fondamenta unita alla porosità della muratura e ad una quantità particolarmente elevata di acqua nel terreno. Le macchie che vediamo formarsi sulle mura di casa sono composte dai sali sciolti nell’acqua del terreno, che risalgono in superficie per via dell’effetto capillare. Una volta evaporata l’acqua restano le fastidiose incrostazionicristallizzate sull’intonaco.
Le costruzioni più colpite sono normalmente le più vecchie, con le murature portanti a contatto con il terreno. L’umidità di risalita non manca di provocare danni però anche alle abitazioni più recenti, specialmente quelle in cui i lavori di isolamento delle fondamenta non siano stati eseguiti in modo corretto.
Ci sono alcuni primi segnali che, se colti immediatamente, possono permetterci di individuare l’umidità di risalita ed intervenire prima che sia troppo tardi. Ecco i più comuni:
Attenzione a non confondere l’umidità di risalita con altre forme di umidità sui muri di casa, come la condensazione. L’umidità di risalita è caratterizzata da una macchia uniforme che procede dal pavimento verso l’alto, i contorni della chiazza sono ben definiti e solitamente non superano il metro d’altezza. Caratteristica tipica dell’umidità di risalita è che le macchie che produce restano nonostante il variare delle condizioni climatiche.
Ad un primo avviso si potrebbe pensare che l’umidità di risalita provochi dei danni solamente sotto l’aspetto estetico alla nostra abitazione. Gli effetti sono i più comuni: sfarinamento o distacco degli intonaci, disgregamento delle malte, ingiallimento della tintura e, quando l’umidità trapassa le mura, anche danni all’arredamento e alla tappezzeria.
Ma i problemi provocati dall’umidità di risalita possono essere ben peggiori: in primis la creazione di un ambiente insalubre che apre le porte alla proliferazione di funghi e batteri nell’intera abitazione. Un ambiente umido, con delle pareti fredde e imbevute d’acqua, provoca anche un aumento dei costi del riscaldamento… fattore tutt’altro che trascurabile.
Nei casi più gravi l’umidità di risalita può provocare un indebolimento dell’intera struttura, mettendone in discussione la stabilità e la sicurezza di tutti gli inquilini.
Iniziamo con individuare alcuni rimedi “più semplici” adottabili per lenire il problema, ma che non sono in grado di risolverlo definitivamente.
Qualora si volesse intervenire in maniera più sostanziosa, per risolvere il problema alla radice, le aziende specializzate in ristrutturazioni edilizie possono mettere in pratica alcune soluzioni più efficaci:
Come hai potuto vedere, l’umidità di risalita è un problema che affligge numerose costruzioni e non solo le più vecchie. La causa è spesso l’incompetenza di costruttori o ditte di ristrutturazione che non hanno messo in pratica le manovre di prevenzione necessarie a non ritrovarsi quelle grosse macchie sulle pareti.
La soluzione migliore è affidarsi ad un’impresa professionale, in grado di risolvere questo e tutti gli altri problemi relativi alla ristrutturazione della tua abitazione o costruzione.
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Una stanza dedicata ai propri hobby, attrezzando una palestra in casa ad esempio o creando un home office di tutto rispetto: ma se c’è poco spazio in casa come fare? Si può ricavare una stanza in più, qualora ovviamente fosse possibile, recuperando il sottotetto.
Ma prima di procedere occorre verificare il rispetto di alcuni requisiti, tra questi l’altezza minima. Il sottotetto difatti deve avere un’altezza minima per dirsi abitabile.
L’altezza media ponderale minima di un sottotetto affinché possa essere abitabile dovrebbe essere di 2,70 m (2,40 per i corridoi o sotto i soppalchi). Può essere anche inferiore allo standard di 2,70 m (2,40 per i corridoi o sotto i soppalchi): ogni Regione ha dettato le proprie regole in materia. Nella maggioranza dei casi l’altezza media di un sottotetto abitabile è di 2,40 m, in altri può essere ulteriormente abbassata per i locali di servizio, corridoi e bagni. In caso di Comuni montani, semimontani o che si trovano ad una certa altitudine, l’altezza minima può essere ulteriormente ridotta.
Le Regioni a loro volta possono riservare ai Comuni la possibilità di decidere quali lavori si possono fare su un sottotetto e in quali zone possono essere fatti. Insomma per chi voglia recuperare il sottotetto, il primo consiglio da dare è informarsi di quello che si può e quello che non si può fare, verificando limiti o vincoli, in base al regolamento edilizio comunale, presso il proprio Comune di residenza.
Per chi vive in condominio, se il sottotetto non è indicato negli atti catastali come parte comune o non è stato frazionato tra i differenti proprietari del condominio, automaticamente diventa di proprietà dell’appartamento dell’ultimo piano. Detto ciò non significa che se l’inquilino dell’ultimo piano voglia procedere a fare lavori di recupero non debba informare gli altri condomini.
Il proprietario è tenuto a informarli come indicato dall’art. 1102 del Codice Civile e ha il diritto di procedere ai lavori di ristrutturazione. E’ necessario un premesso di costruire o S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Il recupero del sottotetto rientra a pieno titolo tra i lavori di ristrutturazione che danno diritto alla possibilità di detrarre dall’Irpef dovuta il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018. Il limite massimo di spesa sul quale viene effettuata la detrazione è di 96.000 euro e la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di uguale importo. Per avere la detrazione occorre pagare le spese con bonifico, bancario o postale, parlante in cui vanno indicati come causale la normativa di riferimento (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Al momento del pagamento del bonifico, banche e Poste Italiane Spa devono operare una ritenuta dell’8% a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che effettua i lavori.
Come avere la detrazione? Basta compilare il quadro del 730 relativo a tali interventi e conservare ed esibire, in caso di controlli, ricevuta del bonifico insieme a:
La nostra modalità di lavoro Ristrutturazioni Chiavi in mano ti permette di concentrarti solo sui tuoi desideri e sulle tue esigenze, a tutto il resto pensiamo noi.
Sappiamo che ogni ristrutturazione è diversa da tutte le altre poiché tu hai esigenze specifiche e gusti personali ed è nostro compito soddisfarli entrambi.
Ecco come lavoriamo: analizziamo ogni tua richiesta e solo dopo ti proponiamo una soluzione su misura.
Pratiche amministrative: rilassati, pensiamo a tutto noi!
Quando si decide di ristrutturare, specialmente quando è necessario spostare o demolire pareti, è necessario che sia verificata con estrema attenzione la fattibilità del lavoro e che vengano presentati all’Ufficio Comunale i relativi documenti. Per liberarti da ogni incombenza o preoccupazione, noi ti garantiamo un tecnico che non solo esaminerà ogni aspetto architettonico e di sicurezza, ma sbrigherà per tuo conto ogni procedura burocratica/legale.
Siamo a tua disposizione per studiare la soluzione migliore in funzione delle tue esigenze, occupandosi della progettazione, delle pratiche amministrative, della direzione dei lavori e dell’aggiornamento catastale.
Non devi preoccuparti assolutamente di nulla perché gestiamo e controlliamo ogni aspetto del lavoro:
Progettazione esecutiva: ogni fase è quotata e definita con precisione
Il buon esito della ristrutturazione è soprattutto frutto della cura del dettaglio che deve partire fin dalla fase di progettazione. Per questo i nostri Tecnici, prima dell’inizio di un cantiere, redigono sempre con molta attenzione i disegni esecutivi degli impianti, delle eventuali demolizioni e delle costruzioni. Tutto viene quotato e commentato, definendo per iscritto e con precisione ogni fase della ristrutturazione.
Direzione Lavori: affinché tutto venga eseguito a Regola d’Arte
La ristrutturazione è assegnata al Direttore dei Lavori, indicato anche in tutte le pratiche amministrative, che ha il compito di verificare che l’esecuzione delle opere rispetti le norme, sia conforme con il progetto presentato in Comune e che tutto venga eseguito a Regola d’Arte.
Tuteliamo i tuoi interessi durante tutto il lavoro grazie ad una costante verifica dello stato di avanzamento e un continuo dialogo tra Direttore dei Lavori e Caposquadra. In questo modo ti garantiamo il massimo controllo sui tempi, sui costi e sulla qualità dei lavori.
Interior design: ti ascoltiamo, ideiamo e creiamo spazi di felicità!
Tutto parte dai tuoi desideri, noi ci preoccupiamo di creare la giusta armonia con ispirate ed oculate scelte di arredo: i colori, i pavimenti, le trame e la disposizione dei mobili fanno davvero la differenza quando si vuole dare carattere e bellezza alla propria abitazione.
Per questo Immobiliare R.F. ti accompagna, ti ascolta e ti consiglia anche in queste scelte, aiutandoti a definire il tuo stile e mettendo in equilibrio le esigenze pratiche e funzionali con gli aspetti puramente estetici.
Unico interlocutore: nessuna preoccupazione e hai tutto sotto controllo
Ti accompagneremo lungo tutto il percorso della ristrutturazione: dal momento del sopralluogo fino alla consegna delle chiavi. Il Geometra si occupa del rilievo metrico e fotografico dell’immobile, dello sviluppo del progetto e del computo metrico estimativo dei costi. Ti aiuta nell’acquisto consigliandoti materiali e finiture, fa i tuoi interessi con fornitori e maestranze, controllando che tutto venga eseguito a regola d’arte e nei giusti tempi, evitandoti il difficile compito di coordinare tutti gli attori della ristrutturazione.
Maestranze selezionate: ditta certificata e lavoratori in regola
Noi di Immobiliare R.F. siamo una ditta certificata ed in regola, allo scopo di garantirti il massimo in qualità e affidabilità. I muratori, gli idraulici, gli elettricisti, i piastrellisti, i parquettisti, i serramentisti, i fabbri, i falegnami e tutti gli artigiani che lavorano con noi hanno intrapreso con noi un rapporto di continua crescita e aggiornamento professionale, grazie anche al supporto e al confronto continuo con i nostri Tecnici. Tutto ciò ti garantisce qualità e affidabilità in tutti i lavori di ristrutturazione.
Lavori garantiti e certificati: ti garantiamo il lavoro di ristrutturazione!
Immobiliare R.F. ti dà la Garanzia su tutti i lavori effettuati e ti fornisce le Dichiarazioni di Conformità per tutti gli impianti installati. Ogni elemento del nostro Team segue costanti aggiornamenti al fine di garantirti il massimo rispetto delle norme in materia su ogni intervento eseguito presso la tua casa o il tuo ufficio.
Dalla detrazione per ristrutturazione, passando al bonus mobili, fino all’ecobonus e al nuovo bonus verde: ecco in rassegna tutte le agevolazioni fiscali del 2018 per i lavori condominiali.
Tra ristrutturazione e risparmio energetico, ecco quali sono in rassegna i bonus previsti.
Bonus ristrutturazione per lavori condominiali
Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione, fino al 31 dicembre 2018 sarà possibile fruire della detrazione Irpef al 50%, con un limite massimo di spesa 96.000 euro, per gli interventi realizzati su parti comuni di edifici residenziali. Le parti comuni sono quelle previste all’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile: le fondazioni, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera..
La detrazione Irpef al 50% per la ristrutturazione è fruibile se si eseguono, su tali parti comuni, interventi di:
Per tali lavori occorre che l’assemblea condominiale approvi la delibera relativa all’esecuzione dei lavori, insieme alla tabella millesimale di ripartizione della spesa. La detrazione fiscale spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione.
La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. Per avere l’agevolazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Tra i documenti da conservare ed esibire occorre che vi sia la domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito), le ricevute di pagamento dell’imposta comunale (Ici-Imu), se dovuta, nonché la delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali) e tabella millesimale di ripartizione delle spese, la dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi ed eventuali abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera).
Il pagamento delle spese deve avvenire con bonifico bancario o postale in cui vanno indicati specificatamente la causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), insieme al codice fiscale del beneficiario della detrazione e al codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. I condomìni che, non avendone l’obbligo, non hanno nominato un amministratore e non possiedono un codice fiscale – tale obbligo sussiste quando il condominio presenta meno di 8 unità immobiliari – possono ugualmente beneficiare della detrazione per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni.
L’Agenzia delle Entrate infatti ha precisato che il pagamento deve essere sempre effettuato mediante l’apposito bonifico bancario/postale (sul quale è operata la ritenuta d’acconto da parte di banche o Posta). Se manca il codice fiscale del condominio, i contribuenti possono inserire nei modelli di dichiarazione le spese sostenute riportando il codice fiscale del condomino che ha effettuato il bonifico. Il contribuente dovrà dimostrare poi, in sede di controllo, che gli interventi sono stati effettuati su parti comuni dell’edificio. Se per la presentazione della dichiarazione si rivolge a un Caf o a un intermediario abilitato, è tenuto ad esibire, oltre alla documentazione generalmente richiesta, un’autocertificazione che attesti i lavori effettuati e che indichi i dati catastali degli immobili del condominio.
Ecobonus per lavori condominiali
Anche quest’anno per i lavori condominiali si potrà continuare a fruire dell’ecobonus, la detrazione fiscale prevista per una serie di interventi finalizzati al risparmio energetico. La legge di bilancio 2017 ha previsto detrazioni più elevate per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali attraverso i quali si raggiungono determinati indici di prestazione energetica.
In particolare, la detrazione, da ripartire sempre in 10 rate annuali di pari importo, spetta nelle seguenti misure:
Queste maggiori detrazioni valgono per le spese effettuate tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 e vanno calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I risultati raggiunti in termini di efficientamento energetico devono essere certificati da tecnici abilitati attraverso la redazione di un Attestato di prestazione energetica (APE). Sono previsti controlli a campione dell’Enea che, in caso di dichiarazioni mendaci, revocherà gli incentivi concessi.
Per avere la detrazione, oltre al pagamento delle spese con bonifico parlante occorre trasmettere all’ENEA entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori, come da collaudo delle opere, esclusivamente attraverso l’apposito sito web relativo all’anno in cui essi sono terminati, la scheda tecnica redatta da un tecnico abilitato, con i dati di cui all’Allegato A al “decreto edifici” opportunamente modificato e integrato e quella descrittiva dell’intervento.
Quali sono i criteri da prendere in considerazione quando si devono scegliere le finestre? Soprattutto quando si deve ristrutturare e le valutazioni da fare sono davvero tante, ma anche quando ci si accorge semplicemente che i vecchi serramenti lasciano passare aria e magari anche acqua, è bene avere chiaro qualche punto saldo. Sicuramente un plus imprescindibile è l’isolamento, termico e acustico, con la conseguente riduzione dei costi in tema di consumo energetico.
Poi, la protezione dal sole e dal calore, la resistenza alle intemperie, la sicurezza (nel senso di avere materiali che rendano più difficile l’effrazione), una manutenzione facile e, perché no?, la gradevolezza dal punto di vista estetico e il fatto di avere delle finestre “su misura” per ogni esigenza.
La scelta dei materiali che compongono le finestre diventa quindi primaria, così come le finiture. Per chi non vuole rinunciare al fascino dei serramenti in legno, la cui estetica a molti appare ancora ineguagliabile, oggi sono previste varie soluzioni che abbattono i costi e aumentano le performance attraverso l’abbinamento dell’essenza con l’alluminio o il pvc.
Naturalmente il legno è sempre previsto all’interno, mentre all’esterno si sceglierà il materiale più adatto alla zona geografica, alle esigenze di costruzione o a quelle di ristrutturazione, per esempio recuperando i telai dei serramenti e riutilizzandoli con le nuove finestre.
Stai scegliendo le finestre e la prima domanda che ti fai è: qual’è il materiale migliore?
Beh, devi sapere che i serramenti possono essere realizzati in diversi materiali.
Quelli più utilizzati sono il PVC, il legno e l’alluminio.
Prima di scegliere il materiale, però, devi soffermarti un secondo sulle prestazioni che vuoi ottenere dalla tua finestra, perché il valore di un serramento, aldilà del materiale, è dato dalle sue caratteristiche e risultati.
Ad esempio, chi vive in una zona a traffico elevato avrà sicuramente esigenze diverse (isolamento acustico) rispetto a chi vive in aperta campagna (isolamento termico), così come, allo stesso modo, chi vive a Trento avrà delle esigenze diverse da chi vive a Palermo.
Ecco, in questo caso l’abbattimento acustico e l’abbattimento termico sono le prestazioni, e variano a seconda del contesto abitativo in cui viviamo.
Prima decidi quali prestazioni vuoi ottenere, e solo alla fine scegli il materiale più adatto.
Dai un’occhiata al video qui sotto per scoprire i Pro e Contro degli infissi in PVC, Alluminio e Legno
Le prestazioni della finestra sono le seguenti:
Mettendo sullo stesso piano queste prestazioni, la soluzione che ha il miglior rapporto qualità/prezzo è il PVC
Se vuoi un infisso in alluminio a taglio termico o in legno con le stesse prestazioni dovrai investire di più.
La differenza di prezzo tra i vari materiali è dovuta alle caratteristiche del materiale, costi di lavorazione e caratteristiche estetiche particolari.